mercoledì 10 febbraio 2016

L'arte che salva la vita


5 commenti:

  1. Da "Non avere paura" (pag. 71) di Sonia Scarpante:
    "La poesia ci cura quando la sentiamo libera di esprimerci; ci può spingere verso quella trascendenza in cui è facile sentirsi persi. La malattia di cui soffre l'umanità oggi è spesso inafferrabile, non definibile. Si cela sotto le sembianze di un corpo che presenta zone nere, parti lese ed offese, mentre l'anima si interroga sul senso di quel corpo toccato. Ma la sappiamo sentire quell'anima che grida? L'interiorità indugia e non si sana finché non si libera nella sua massima espressione."

    Le parole di Sonia aprono le porte ad una visione dell'arte, nelle sue molteplici forme, come cura, conforto, nutrimento.

    Sono parole che suggestionano ricordi: quella sensazione strana, parente della verità, che si è provato ascoltando dei versi, parole che sono entrate dentro il cuore e non sono più andate via. Possono essere parole anche di una canzone, a volte è labile questo confine.

    L'arte che cura si può manifestare in tante evidenze, come la medicina che fa stare subito meglio, ridando vigore al malato, improvvisa luminosità al suo aspetto: è il volto di una donna raffigurato in un quadro, ritratto che fa percepire umori,vaghe realtà di quella donna dipinta, quasi una partecipazione alla sua vita. Magia.

    E la magia si avverte anche quando le luci si accendono alla fine di un film e ci si asciuga gli occhi, o si entra così in sintonia con i personaggi di un libro che si sente quasi un'assenza, quando il libro è finito e loro sono evaporati. Anche qui il potere della parola di alleviare, di nutrire, come di dare acqua ad un'anima assetata.

    Arte e ricerca della bellezza: fa pensare che i Greci, con le loro bellissime statue, avessero capito molto. Bisogna andare alla ricerca della bellezza, attraverso le parole, le immagini, il suono di una musica: staremo subito meglio e quella sarà una giornata lieta.

    RispondiElimina
  2. La meraviglia che ci ha regalato Ezio Bosso è stata descritta con parole su tanti giornali, sul web, ognuno ha cercato di spiegare, di definire le sue emozioni.
    Scossa profonda al nostro cuore, e allora tanti commenti, quasi una liberazione da maschere quotidiane fredde, apatiche, improvvisamente sentire il cuore che pulsa, sentire gioia per un brano di musica, chiedersi perché non si era scoperto prima Ezio Bosso, sentire di avere perso qualcosa, ma essere felice di provare ora una folgorazione, un piacere profondo verso l’uomo prima di tutto, l’artista, la sua musica. Alcuni hanno parlato di risveglio.
    Se le parole possono aiutare a capire, se ne potrebbe aggiungere un’altra: mistero. E’ insondabile l’animo umano, misteriosi i fili che legano le vite, siamo stati in tanti legati a lui in quel momento, sul palco a Sanremo. Mistero è quella stanza, termine a lui tanto caro, che non credevamo di avere.
    L’apatia dei giorni, delle cose viste e riviste, con pochissima, davvero rara emozionalità, è stata interrotta per un attimo: e allora si è spalancata una stanza, la nostra, forse più stanze.
    Una di quelle forse è buia, fredda, quella di cui ha parlato lui, riferita a se stesso, ma difficile che non esista una stanza simile nella vita di tutti. Definizione sua, e tristemente anche nostra.
    E poi l’altra stanza, quella meravigliosa delle ferite e della rinascita. Rappresentazione misteriosa in quella forma magica: un artista che parla, che suona, che incanta. Il mistero ci ha avvolto, piacevolmente. Sarebbe bello portare con noi, per sempre, un pezzo di quella stanza, guardare il mondo con altri occhi, sentire che la vita è così bella, se si sa amare e condividere.

    RispondiElimina
  3. Video di Ezio Bosso a Sanremo

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-306e05f7-a102-42fb-bf8b-dfeca642a88c.html

    RispondiElimina
  4. Guardando l'immagine dei barattoli traboccanti di colore... sorrido perchè il Mondo del Colore è parte integrante della mia Vita e del mio lavoro.
    In questo spazio sento di voler solo inserire un Link al mio ultimo articolo scritto in relazione al Colore BLU
    http://quanticmagazine.com/archives/10/02/2016/aura-soma-nelle-profondita-del-blu/

    Grazie!

    RispondiElimina
  5. La scrittura: la mia natura..L'arte che salva la vita.

    CHINA

    China su queste pagine
    bianche,
    volgo lo sguardo
    a quel cielo tetro,
    simile ad un mare cristallizzato
    nel ciclo affannoso delle stagioni.

    Alberi come stendardi
    chiamano al rumore della primavera,
    mentre
    un guizzo di penna
    mi stravolge al suo pensiero.

    La natura
    che mi confina nei meandri
    della mia stanchezza fisica,
    questa natura
    che sa spogliarmi
    come nessun altro uomo,
    questa natura
    a cui soggiaccio
    con voluttà e passione.

    Questa forza
    che mi incatena
    come nessun altro amore
    è riuscito.

    Invincibile e ferita
    mi consegno
    dedita a quell’ascolto
    che mi fa prossima ad un infinito
    che nella sua trasparenza
    legge i miei contorni.

    RispondiElimina